Svalbard 2008

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E' mezzanotte e il sole è ancora alto nel cielo blu cobalto. Sono solo e sto rientrando al campo dalla quinta discesa della giornata
mentre gli ultimi irriducibili attaccano l’ennesimo canalone del Gave Fjellet. Davanti a me una distesa infinita di montagne e il
campo che sembra un puntino su un candido lenzuolo senza fine. Gli sci corrono veloci verso il campo senza bisogno che li guidi.
In fondo si intravede il mare del Kongsfjorden dove la PolarGirl verrà a recuperarci domani. Il sogno sta finendo. La mia mente
vaga… le Onde di Ludovico Einaudi nel mio ipod mi cullano… e i pensieri tornano indietro come flashback su tutto quello che è
successo in questa indimenticabile avventura alle Svalbard.